Sono genitore da poco, tutti mi danno consigli. Di chi mi devo fidare?

Da quando hai annunciato di aspettare un bambino probabilmente ti è capitato di ricevere un numero spropositato di consigli…

Essenzialmente questi si possono sudividere in due macro categorie: i NON DEVI fare e i DEVI FARE

Se riuscissi a metterli tutti per iscritto ti renderai conto che TUTTI hanno il suo contrario nell’altra categoria.

Quest’esperienza è destinata a perseguitarti almeno fino al terzo figlio, quando agli occhi della gente comune che ne ha solo uno o due è come ti fossi preso una laurea in mammologia/papologia. Per cui capiscono che forse il loro consiglio non è poi così autorevole rispetto alla tua esperienza.

Con questo non voglio augurarti di fare tre figli per poter cominciare a non SUBIRE i consigli di tutti, per cui vorrei suggerirti un’esperienza che potrebbe aiutarti a capire quale consiglio possa andare meglio per te.

Questo è importante perchè in un mare di consigli contraddittori tra di loro non sai mai cosa fare. In più avrai sempre il terrore di sbagliare, di sentirti un genitore inadeguato etc etc

Il primo premio che ti voglio dare in quanto te lo sei guadagnato sul campo è che se stai leggendo questo articolo sei un genitore che cerca di informarsi e questo fa di te un genitore ATTENTO e CURIOSO per tanto un BUON genitore.

Secondo, in qualità di BUON genitore sei la persona più indicata a scegliere per tuo figlio/a indipendentemente da quello che sceglierai …

e terzo … ascolta bene:

“NON ESISTONO VERITA’ ASSOLUTE, MA SOLO RELATIVE”

Questo te lo spiego subito. Se così non fosse, dopo tutta l’evoluzione fatta fino ad oggi, avremmo un dictat che tutti seguiremmo pedestremente per evitare i problemi che invece come genitori dobbiamo affrontare quotidianamente!

Bene, per procedere volevo fare un esempio che sono solito fare quando vado in giro a parlare di scelta delle scarpe primo passo alle mamme. Se hai un bambino di circa un anno hai o stai affrontando un problema enorme lo SVEZZAMENTO. Sicuramente sull’argomento avrai sentito pareri di ogni genere e tipo e alla fine invece di avere chiarezza ti sei ritrovato con in testa una domanda: “Oddio e adesso come faccio?” poi necessariamente hai dovuto fare qualcosa ma mai con la consapevolezza di aver fatto giusto … vero?

Ti faccio un esempio concreto: “Quando devo inserire la carne?” (l’esempio vale sia per carnivori che vegetariani che vegani). Qualcuno ti avrà detto 3 mesi, altri 6, altri ancora 9 etc etc. Tutti e nessuno hanno ragione … tutti ti hanno detto una loro verità assoluta, ma abbiamo detto che le verità sono relative. La risposta migliore alla domanda (sia che poi tu gli dia o no la carne) è: “Quando al TUO bambino (relativo) saranno spuntati i canini” Questo è il segnale con il quale il corpo comunica che ha cominciato a produrre gli enzimi per digerire la carne. Prima di quel momento posso dargliela anche frullata, ma il corpo non se ne farà nulla e dopo qualche ora di lavoro gratuito me la ritrovo nel pannolino!

Cominci a capire cosa intendo per relativo?

Questo concetto è applicabile a tutto quello che riguarda il TUO bambino. Ecco perchè tu sei la persona che può scegliere il meglio per lui. Perchè lo conosci meglio e lo puoi vedere sempre e quindi puoi interpretare al meglio i segnali che ti dà.

Tanti consigli poi sono estremamente contraddittori.

Prendiamo come esempio un altro momento particolarmente ricco di consigli (anche io ne do molti a riguardo … ma valuta tu!): scarpe primi passi.

I maggiori produttori di scarpe e alcuni pediatri consigliano di camminare scalzi il più possibile in casa perchè così il bambino può sviluppare al meglio i suoi piedini, ma quando esce e mette le scarpe queste devono avere il sostegno alla caviglia … ma cosa c’è di MAGICO nell’aria di casa tua che ti dà la possibilità di non avere il supporto alla caviglia che invece fuori si rende necessario? Per tutti loro questa è una verità assoluta.

… torniamo al relativo.

Quando gli metti le scarpe primo passo tradizionali (soprattutto all’inizio che non si è ancora rassegnato all’idea) non cerca di togliersele? Non fa il gesto di scalzarsele con l’altro piede? Sai perchè lo fa? Perchè gli sono scomode, gli danno fastidio!

Quando cammina poi, non ti sembra un piccolo robot? Non cammina in modo diverso da quando lofa quando è scalzo? E sai perchè? Perchè sente qualcosa di fastidioso ai piedi.

Una cosa che ho imparato nel percorso che ho fatto come genitore è che tutti i bambini sono diversi tra di loro, ma tutti sono assolutamente in grado di mandarci dei segnali ben precisi che il più delle volte ignoriamo volontariamente o no in nome proprio di un consiglio ricevuto da Tizio o Caio.

Se il consiglio è ASSOLUTO ne prendo delicatamente le distanze … deve avere valenza RELATIVA!!

P.S. Se ti hanno dato un consiglio e non riesci a relativizzarlo, prova a scrivermi, magari riusciamo a farlo insieme.

P.P.S. Non c’è nessuno, neanche che ha titoli scolastici, in grado di darci risposte ASSOLUTE! (vedi l’inizio dell’articolo!)

P.P.P.S TU sei la persona migliore per decidere per tuo figlio!

Mr Tiggle

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